Intervista tratta dal mensile Rockerilla dicembre 1992 di Fernando Fanutti
"FEDERICO FIUMANI Desiderio e maturitá"
Il tempo passa e Federico non molla: sempre protetto dal suo ghigno enigmatico,
sempre sospinto da una interiore utopia. La copertina del nuovo disco "Anni
luce" é esistenzialista come quella di "Freewheelin" (caro,
dolce Bob Dylan) e la sua frase preferita é "La vera musica
rivoluzionaria non é quella che dice la rivoluzione, ma quella che ne
parla come una mancanza".
FF: "Mi sembra che essere trasgressivi sia una frase fatta clamorosa; il
vero ribelle é qualcosa che hai dentro, che non devi ostentare. Nel rock
c'é molta apparenza e poca sostanza; per me ribelle é stato
Fabrizio De Andrè, che negl ianni sessanta faceva musica che nessuno
faceva. quella fu vera rivoluzione culturale."
- Che tu sia un mito inossidabile?
FF: "Sentirsi definire un mito é piacevole".
- Vedi, tu sei cresciuto col '77, col punk; ecco sembra che questa origine
tuttora avvertibile non ti impedisca di crescere, di cambiare.
FF: "Scusa, tu intendi il punk come una palla al piede?".
- No, piuttosto ad ogni tuo nuovo disco credo di sapere giá cosa
farai, ed invece ogni volta la sorpresa si rinnova...
FF: "Un po' di imprevedibilitá spero... é una dimensione
indispensabile per il rock. per restare giovani bisogna ascoltare la voce
dell'ispirazione".
- A proposito di giovinezza: tu pensi che il tuo pubblico sia ancora quello
che ha cominciato ed é cresciuto con te, oppure sia un pubblico
costantemente in rinnovamento, come se le tue canzoni, i tuoi testi, colpissero
una precisa fascia d'etá, quella giovanile, non adolescenziale ma diciamo
universitaria?
FF: "Ultimamente ho notato che molta gente nuova si é avvicinata a
noi grazie ai video; ma ho scoperto anche che é clamorosamente tornato
il vecchio pubbilco. Ci sentiva ai tempi di "Siberia", non so se ci aveva
abbandonato, di certo capita che venga nei camerini a dirci "ti ricordi di
me?"...".
- L'altra volta si parló di te come di un 'cantautore rock'; si
puó dire ora che in qualche modo la tua metamorfosi sia compiuta, e per
questo tu ormai sia al di fuori delle mode?
FF: "Mah, c'era una volta la scena fiorentina che adesso non c'é
piú, forse é stata una selezione naturale. Io ho sempre avuto
fiducia in me stesso e voglia di fare questo mestiere; la musica é una
forma di espressione ed io ho molto bisogno di esprimermi".
- Ma questa maggiore dolcezza, morbidezza rispetto agli esordi, vuol dire che
hai messo la testa a posto?
FF: "Non ci sono calcoli. Per quanto riguarda il discorso di una maggiore
melodia rispetto agli esordi, devo dire che a me é sempre piaciuta fin da
piccolo la musica melodica, tipo l'Equipe 84: dunque piú che di
evoluzione si puó parlare di chiarificazione di ció che voglio
fare. Al di lá della musica che fai secondo me ci deve essere una bella
melodia, che é una emozione".
- "Anni luce", da dove, verso dove? Avanti? Indietro?
FF: "Anni luce lontano da quello che si sente in giro".
- Tu continui a non avere un manager, a fare tutto da solo.
FF: "Sí, mi piace rischiare ma lo faccio anche per
necessitá; se lavorassi con una grossa etichetta, se avessi uan struttura
alle spalle, non so se sarei ben contento".
- Beh, allora parliamo della Ricordi; il rapporto é finito di comuna
accordo o c'é qualcosa che non ha funzionato?
FF: "Beh, considerando che Masini vendeva piú di tutti gli altri
messi nsieme loro si occupavano di lui; io non ero interessato a banalizzarmi.
Ora lavoro con una piccola etichetta (Abraxas, ndr) eppure vendo piú
dischi e faccio piú concerti: una ragione ci sará".
- Pensavano forse di poterti riciclare insieme alla nuova onda fiorentina?
FF: "Per caritá di Dio, non so se hai visto il nostro ultimo
video: io figuro torturato dai dischi di Masini e Vallesi, sono legato ed alla
fine riesco a liberarmi".
- Tu sei molto determinato, sai quello che vuoi; macchiavellicamente
parlando, il fine giustifica i mezzi. Se il fine sono i Diaframma,quali mezzi se
i disposto ad utilizzare pur di ottenere quello che vuoi?
FF: "Fondalmentalmente io credo in quello che faccio, e mi piace arrivare
fino in fondo; ecco perchè provo di tutto".
- Facendo una graduatoria dei dischi dei Diaframma, questo ultimo "Anni
luce" dove lo collochi?
FF: "Il rischio per me é tutto, e questo mestiere á bello anche per questo;
allora penso che "Anni luce" sia l'album migliore dei Diaframma per il semplice
fatto che c'é una maggiore chiarezza d'intenti, ci sia buona musica e penso di
cantare bene".
- Capisco che un musicista possa considerare il suo percorso artistico come una ascesa
continua...
FF: "No, no, io credo di avere una sinceritá di fondo e mi aspetto che si
possa anche cadere; anche la mia carriera ha avuto alti e bassi. Se uno immaginasse solo
una linea retta la volta che cade non sa piú rialzarsi".
- In "Pasqua" pensi di andare a mangiare una pizza; so che la pizza é uno
dei piatti fondamentali della tua dieta.
FF: ""Pasqua" é uno dei miei pezzi preferiti, e la pizza é una
piccola felicitá; io credo nei piccoli piaceri".
- "Un'altra volta" é stato subito etichettato in stile Sub
Pop, in stile Nirvana; ammesso che sia una citazione, é una citazione coi
fiocchi.
FF: "Beh sí, oltre ai Nirvana anche i Sonic Youth; il rock
sporco, underground mi é sempre piaciuto".
- Per ció che riguarda la nuova formazione, il cambio é
intervenuto perchè nella vita ogni tanto é giusto ripartire,
perchè forse é cominciato un nuovo ciclo?
FF: "Massimo (Bandinelli, ndr) partí militare e Walter (Poli,
ndr) che lo sostituí alla fine é rimasto con l'accordo di
tutti; con Fabio (Provazza, ndr) sinceramente c'erano anche diverse vedute
musicali. Tra l'altro ora siamo in quattro, il chitarrista ospite di
"Anni luce" Riccardo Onori é entrato in pianta stabile, e secondo me
c'era bisogno. La musica in tre era troppo scarna, e cosí io posso
occuparmi di cantare e suonare quel poco che so suonare".
- Il che vuol dire che giá dal disco ci sono dei progressi
apprezzabili.
FF: "Sí, é un investimento giusto perchè i brani
acquistano moltissimo e noi ci divertiamo di piú".
- Perchè hai ristampato "Siberia"?
FF: "Era un disco ormai introvabile ed aveva quotazioni da collezionismo
enormi: era un'ingiustizia, visto che "Siberia" é considerato una
pietra miliare del rock italiano e tanta gente lo cercava ancora. Ho ricomprato i
diritti (dalla IRA, ndr) e ci ho aggiunto due brani che facevano parte dell'EP
"Amsterdam"".
- Quando é uscito "live and Unreleased" tu davi in omaggio il
libricino di poesie "L'orologio biologico" a chi
acquistava il CD per corrispondenza. Spiegami.
FF: "A me interessa fare il musicista, non il poeta. Peró la gente
apprezza le mie poesie, e cosí mi sono detto:"Volete il libro di poesie?
allora comprate anche il disco"".
- In quel libro, c'é qualche poesia che é diventata canzone o
qualche canzone che é diventata poesia?
FF: "Secondo me fare poesie e testi di canzoni sono due arti completamente
diverse; in una poesia puoi scrivere quello che ti pare, in una canzone devi stare
dietro ad una metrica e devi rispettare certi ritmi. É molto difficile fare
buoni testi per le canzoni, magari il testo di un pezzo l'ho scritto anche
cinquanta volte".
- Hai molti amici o pochi amici?
FF: "Ho moltissimi conoscenti, e per me questo non é un termine
negativo; per esempio mi trovo molto bene con i musicisti con cui suono adesso".
- Non é un esempio pertinente, i parenti sono esclusi; parliamo
dei rapporti disinteressati. Saresti disposto a sacrificarti per un'altra persona?
FF: "Non so, mi dovrei trovare in quel frangente per poterlo dire; se
amassi veramente questa persona, sí".
- Tu sei un cittadino o un campagnolo?
FF: "Io sono assolutamente un cittadino, e la campagna é un sogno,
ha il fascino indelebile della serenitá. Mi accorgo invecchiando che in
cambio della serenitá darei tutto".
IL JUKEBOX INVISIBILE DI FEDERICO FIUMANI
- Television "Marquee Moon"
"É stata una fulminazione: il piú bel disco che
io abbia mai sentito, un'emozione incredibile. Il rock che volevo
ascoltare, e da allora sono sempre stato devoto a Tom Verlaine".
- Paolo Conte "Aguaplano"
"Amo questo disco perchè é cibo per l'anima; i testi
sono pieni di ispirazione, di romanticismo, di veritá. Paolo
Conte per me é un maestro di vita".
- Beatles "White Album"
"É un'enciclopedia: ci sono cosí tante canzoni, e cosí
meravigliose, che molte sono sconosciute, occasione di scoperta
ogni volta".
- David Bowie "Ziggy Stardust"
"Cosa vuoi che ti dica? É un album di rock meraviglioso, c'é
poco da fare".
- Ramones "Ramones"
"É stato il primo disco che ho comprato, e quindi c'é un legame
di affetto particolare, profondisssimo".
- Velvet Underground "Velvet Underground"
"Il primo album del Velvet, Andy Warhol... Mi piaceva la perversione e la
purezza del loro lavoro insieme".
- Sex Pistols "Never Mind the Bullocks"
"Un manifesto, il mito di un certo punk che io ho amato moltissimo".
- Fabrizio De André "Le nuvole"
"Ci sono dei pezzi stupendi; De André ha dimostrato che al di lá delle
mode lui le mode le fa".
- Lucio Dalla "Anidride solforosa"
""Anidride solforosa", "Automobili" e "Il giorno aveva cinque teste" con al
fianco Roberto Roversi per i testi sono stati tre albums pieni di ispirazione
favolosa".
- Roxy Music "Avalon"
"Ci sono melodie meravigliose, le canzoni sono un po' glam ma sono bellissime".