FEDERICO FIUMANI
L'Orologio Biologico


"DOPO ANNI SERIOSI"
Non ci sono drammi nella mia vita 
ed e' inutile affilarsi le unghie 
al senso della pieta' 
sempre uguale, sempre uguale. 
Lei ci avra' pensato 
ed e' venuta. 
Cosa poteva lasciare? 
Niente di niente. 
Meglio camminare da soli 
e aspettare di nuovo 
l'abbraccio del giorno. 
Non ci sono drammi nella mia vita 
ed e' impossibile rinascere  
o in un'ora rivivere 
tutto il passato. 
Dopo anni seriosi 
il caldo di un letto, 
di un corpo innamorato. 
 
"GUARDAVAMO LE DONNE"
Ehi, ti ricordi come 
guardavamo le donne? 
Sembravamo studenti sui chicchi di grano 
sembravamo comandati da un maestro fantasma... 
 
"UNA STRETTA DI MANO"
Quando hai rifiutato con una smorfia 
un'infame e gelida pacca sulla spalla 
ti ho ammirato per davvero, 
con una coscienza sul vago illuminata. 
Quando per un attimo e dalla tasca 
hai tirato fuori la mano 
senza avere il coraggio di darmela 
(dopo un giorno di duro lavoro) 
sono stato felice di stringerla. 
Di essere stato io ad avere 
la voglia di farlo. 
Chi gode per primo 
gode due volte. 
 
"CI FOSSE STATO UN ARBITRO"
Ci fosse stato un arbitro 
degno di tal nome 
quando facevamo l'amore 
beh... dai! 
Come minimo ti avrebbe ammonito per simulazione 
e forse alla lunga ti avrebbe espulso... 
Io pero' non ho avuto il coraggio di farlo. 
-Bimba, godi come me?- 
Macche', e' tutta una finta 
e rabbrividisco a pensare al motivo 
per cui tu lo facevi lo stesso. 
Certo non per amor di patria, 
e nessuno ti aveva chiesto 
di immolarti nella mia stanza. 
Divenuta momentaneamente altare, 
per l'occasione. 
   
"LA BICICLETTA DI MARTA"
La bicicletta di Marta... 
Siamo a Forli'? 
Macche'! Svegliati dai 
siamo nel garage sotto casa. 
Alla faccia come e' in ordine 
la bicicletta di Marta 
con tanto di fanali sulle ruote 
chi ce li ha messi? 
Lei no di certo. 
E le sue gambe? 
Meglio o peggio di prima? 
Forse piu' tese, ecco si', piu' tese. 
Quando le avevo tutte per me 
ho anche cercato di farne a meno. 
 
"LONTANANZA"
Sono al telefono con la mia cicci 
-Cicci, fai presto amore 
ho la pasta sul fuoco... 
Topina, tesoro... mi manchi tanto... 
Come?!... Cazzo, ho sbagliato numero!- 

"E' ORA"
E' ora di cominciare 
a pensare a cose piu' grandi di noi, 
cio' che oggi sfugge 
alle nostre mani 
forse domani ce lo ritroveremo 
come una scatola di sigari 
in un vecchio cappotto 
e affettuosamente la porteremo alla bocca. 
Oggi ho aspettato che l'amore tornasse, 
che si aprisse di nuovo 
il suo rubinetto. 
(Come vecchio calice 
nel quale si immette vino nuovo). 
 
"LA MIA AUTO"
La mia auto 
ha le ruote serrate nel fango. 
Ogni giorno esco di casa 
e provo a metterla in moto 
ma, forse per la frizione finita, 
sbuffa insolente e rimane al suo posto. 
Sembra non curarsi affatto 
degli accidenti che gli mando 
e - Ti hanno fregato - dice mia madre. 
Dovrei chiedere aiuto 
a qualche amico 
ma e' proprio quando ho bisogno 
che mi accorgo di non avere amici. 
Attorno a lei c'e' un lago di fango 
dove scivolo e mi sporco 
fino alla vita 
e dove mi affanno per niente, 
lei ha gia' deciso di restare al suo posto. 
 
"LO SQUILLO DEL TELEFONO"
Perche' non arriva 
lo squillo del telefono 
e se arriva non ha il suono 
di quello che aspetto. 
Ogni volta che lo sento 
scatto dalla sedia 
come l'attore di un film muto. 
Aspettando ti immagino 
e un oceano di pensieri 
si aggrappa a quel filo, 
il filo del telefono. 
 
"MARTA"
Sopra al mio letto 
ci sono due coperte 
una e' di lana, 
morbida e leggera. 
Nel candore dell'inverno 
ho un sussulto e le guardo: 
li' in mezzo c'eri tu, 
nuda e addormentata. 
 
"CHI DECIDE LA RESA"
Chi decide la resa 
quando l'amore diventa volgare, 
e chi lo puo' dire, 
se l'amore e' volgare? 
A mio agio se qualcuno mi guarda. 
Lei conosce il limite 
fra i desideri che nascono 
e quelli che restano 
in testa per sempre. 
Come topi impazziti 
i pensieri corrono 
urtano i comandi 
e bloccano la leva. 
I topi bloccano la leva 
ma, innocenti, volevano soltanto uscire: 
conosci un sistema cosi' complicato? 
 
"LA TUA FIGURA"
La tua figura 
e' un vestito che stinge 
e colora di luce 
ogni minuto che passa. 
Mi piace lasciare che il tempo 
cammini da solo 
e scelga il suo passo. 
Mi piace aspettarti 
senza sapere come andra' a finire 
perche' quello che e' dentro di me 
sara' la luce dei grattacieli. 

"SENZA TITOLO"
Tutto dipende da tutto 
tutte le cose sono unite, 
e legate insieme. 
Non c'e' niente che sia separato. 
Se io potessi cambiare, 
tutto potrebbe cambiare. 
 
"L'OROLOGIO BIOLOGICO"
Una dimenticanza 
e' molto raramente tale 
che so'... un numero di telefono 
mai trascritto sull'agenda, 
un appuntamento dato, 
un trasloco mai avvenuto. 
C'e' una piccola parte di te 
(che non e' piccola!) 
che ti dice di 
fingere di dimenticare 
e non ci sono appunti che tengano 
quando quella parte 
e' viva e vegeta 
e ti sorride. 
 
"LA PARTENZA"
Mi sono alzato presto stamattina... 
possibile non aver dimenticato niente? 
E' termendo 
accorgersene quando ormai 
e' troppo tardi. 
Il treno l'ho preso in anticipo. 
Caffe' casalingo 
e un pensiero timoroso 
ai sogni di stanotte. 
 
"L'AMORE"
Mo' ti dichiaro il mio amore, 
adesso ti declamo un verso. 
La rabbia era prima 
l'amore anche. 
 
"MA NON E' MICA PECCATO!"
- Ma non e' mica peccato!- 
sentenziava l'albergatrice emiliana 
di fronte a velate 
e malriuscite ostentazioni 
di repressa virilita'. 
-C'e' del marcio in Danimarca!- 
sentenziavca un giornale inglese 
agli albori del '77 
e noi? 
Facce impietrite e timorose 
a leggere, il tutto. 
 
"NON SONO IO IL TUO SPECCHIO"
Non sono io il tuo specchio 
uomo o donna, 
io non sono il tuo specchio. 
Le prove dello spettacolo 
puoi anche andarle a fare 
da un'altra parte 
come io le faccio del mio. 
Affittare un locale 
costa dei soldi 
e, anche se meno del previsto, 
sempre soldi sono.

"CAVALCA I SOGNI"
Cavalca i sogni, 
d'asino o di cavallo che siano, 
cavalca i sogni 
per non dire ad ogni estate 
che la prossima 
sara' meglio. 
 
"LABBRA"
Preziose labbra 
desiderate, volute, amate. 
La stessa aria che respiro 
accarezza quelle labbra preziose. 
Eterna gioventu' 
sgorga da quelle labbra infinite. 
Sete insaziabile di baci 
e di carezze. 
 
"PALLA DI BURRO"
Palla di burro 
voglio baciarti 
stancarmi, stancarti. 
Fiori di energia per te, 
bella palla di burro, 
che sorridi estatica 
spicchi di fantasia. 
Palla di burro, 
raggio di sole 
sorso di vino acceso 
rubato in cantina 
prima che fosse aceto. 
Palla di burro 
mangiata di fretta 
con bocca e con cuore. 
 
"ERAVAMO A VERONA"
Eravamo a Verona, 
inizio estate dell'Ottantacinque. 
Signora di ogni locanda, 
elettrica Giulietta del mio cuore 
il saperti a casa 
e' consolazione e umiliazione 
per la mia infinita gelosia 
consolazione e umiliazione 
per il mio povero cuore, 
Ad ogni chilometro 
che mi riporta a casa 
plastica e simmetria 
tra uno scossone e l'altro. 
Amore e oceano 
questa notte non escono. 
Dormono insieme, 
come noi domattina. 
 
"TEMPO"
Tempo 
a volte in fretta 
a volte non passa mai. 
Altre volte ancora 
(quelle che contano) 
guardare l'orologio 
fa lo stesso effetto 
di fare un capitombolo. 
E rivoltarsi su se stessi 
per paura di averlo smarrito 
e non e' passato 
che un minuto. 
 
"SORPASSO"
Schizza la curva 
saettante d'agosto. 
Schizzano i miei pensieri 
oltre il bolide di un camion 
oltre le gole 
di gallerie minacciose. 
Appena fuori 
donne bellissime e sconosciute 
per una vita 
tutta da vivere. 
  
"BIRILLO"
In questi giorni di calura 
metto il criceto in balcone 
e lo guardo acclimatarsi 
con la sua scomoda pelliccetta 
adorabile e bianco-marrone. 
A volte penso che pochi animali 
godano della sua serenita' 
e dei suoi privilegi. 
Vai Birillo, goditi il fresco! 
 
"RACCHIUDERE LA VITA"
Racchiudere la vita in una mano 
che scardina porte, finestre 
avere la forza 
di ricominciare daccapo 
quando l'odore di bruciato 
comincia a prendere i sentimenti 
e le cose 
che sembrava andassero come dovevano 
ma non andavano. 
C'era bisogno di vederle morire? 
Mano disperata 
che con la forza si infila la gola 
ed espugna la lingua. 
 
"QUESTA NOTTE"
Questa notte 
sognai di un trasloco 
operai indaffarati 
che nel breve spazio 
di un week-end 
trasformavano una banca... 
Mani al portafoglio 
e via a goderci la citta' 
un'ora sola hai per decidere 
se mi vuoi davvero 
anche se sai 
che per davvero 
non mi avrai mai. 
 
"SULL'AUTOSTRADA"
Adesso sembra che tutto sia meglio 
ma dimmi sinceramente 
se esiste un posto fatto di terra o di mare 
dove si possa esser felici 
ma felici davvero. 
Se esiste un posto dove lasciare 
armi e bagagli e proseguire leggeri. 
Notte blu, ci sono motel sull'autostrada 
che la sanno lunga 
sul fascino che si prova 
ad essere amanti. 
I bambini mangiano tutti i giorni 
perche' quelli piu' cresciuti non fanno altrettanto? 
 
"SCIOPERO"
La giornata di ieri 
l'ho dedicata ai trasporti. 
Mi difendo cosi'... 
Del resto, poco da fare: 
ogni posto dove andavo 
era chiuso, sciopero per i ticket. 
Soldi spesi invano 
e chissa' se riavuti. 
Una nuova bici che e' splendida 
e un furgone col muso rifatto: 
questo e' il risultato 
per il mio girovagare. 
Niente male, niente male davvero 
di fronte a questa paralisi. 
 
"BEL MODO"
Bel modo di coinvolgere... 
Cosa ti aspetti dagli altri? 
Di coinvolgerli quando 
tu per primo non sei convinto? 
A volte le idee volano cosi' basse 
che stenti a credere 
di essere stato tu a produrle, 
ad avergli dato 
forma e merito 
e di averle in qualche modo 
profondamente amate. 
Non tirarti indietro 
non nascondere la mano 
di Muzio Scevola ce n'e' uno 
e tutti gli altri... 

"CAMILLA"
Sei forte, tesoro, 
anche se non sembra 
di certo sei fortissima 
in grado di reggere urti 
e di controbattere a mitraglia. 
Devo stare attento a te, 
bellissima e fortissima, 
con un'energia raramente ostentata 
ma sicuramente presente 
nella mia pelle, 
prima ancora che nella tua. 
 
"LA PRIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE"
Hai visto il salotto? 
Domani spazzo, 
piuttosto che nascondere 
cianfrusaglie sotto i mobili, 
domani spazzo. 
La prima settimana di settembre, 
giorni lucidi e senza amore, 
quanti ancora? 
 
"IN ANNI DIFFICILI"
Viviamo in anni difficili... 
io il pedaggio intanto non lo pago 
non so se e' bene o male 
ma intanto non lo pago. 
Quella donna che veloce 
ha imboccato una via del centro 
mi e' piaciuta. 
Per rivederla ho fatto 
il giro dell'isolato 
e ho preso una strada dove, 
anche se fossi stato Mandrake, 
non avrei potuto incrociarla. 
 
"D'IMPROVVISO LA CHIAMATA"
D'improvviso la chiamata... 
questa calma poteva durare? 
Questa calma mi rende nervoso 
dentro di me il bisogno 
di essere richiamato alla battaglia 
sbagliata, giusta... 
 
"WEEK-END"
Sabato-Domenica: 
quarantotto ore da consegnare alla storia 
per assoluta immobilita'. 
Il gesto che mi costa piu' fatica 
e' cercare il tuo piedino 
sotto le coperte 
e di tanto in tanto scaldarmi 
una tazza di caffe'. 
I programmi in fondo sono rispettati 
e le cose fatte bene, 
fino in fondo. 
Due giorni di pace e sentimento 
nati prima dentro di me, 
e molto dopo sul calendario. 
 
"E IO..."
E io non ti faccio passare 
e io lo racconto ai miei amici 
tutto cio' che mi hai fatto. 
E io mi metto ad urlare 
forte, tanto forte 
da far tremare i vetri. 
Ed io faccio i capricci 
tanto da crearti 
conflitti e sensi di colpa. 
E mi metto a sedere con le braccia incrociate  
finche' qualcuno che mi ama davvero 
non venga a prendermi... 
-E io ti appiccico al muro 
quanto e' vero 
che esiste Gesu'!- 
 
"UN'ORA LIBERA"
Se c'e' un'ora libera 
e' mia intenzione passarla lontano 
da qui, 
magari a fare all'amore. 
Se non mi saluti e' uguale, 
se non ti togli dai piedi 
godano della sua serenita' 
niente cambia 
tra me e il mio modo di vivere. 
 
"TANTO - TANTISSIMO"
Tanto - tantissimo, 
ecco quanto fumo, 
e quanto ti amo. 
Potrei starmene un po' in disparte 
a pensare alla caducita' 
di questa vita terrena... 
Ma gli occhi, i tuoi, 
si aprono in un sorriso 
e allora, Nadia, 
vuoi saperlo quanto ti amo? 
 
"DA TE"
Da te, l'altro ieri, 
casa tua era in fiamme 
e facendo l'amore, 
poi fuoco l'ho preso anch'io. 
Ti ha sbirciata dal bagno 
che facevi la doccia 
e l'atmosfera crewata  
ti dava un che' di sinistro. 
Il piu' grande dei desideri 
ha con se' la piu' grande delle paure. 
Almeno per me. 
 
"ANDATE PURE"
Andate, andate pure 
dolci ragazze d'un tempo che fu 
la' per i sentieri di Settignano 
nelle notti al chiaro di luna 
vi ricordate? 
Andate amici del tempo che fu 
il vostro abbandono 
e' una ferita cosi' grande 
che non rinnego. 
Andate amici,  
chi vi ha mai voluto 
costringere, 
andate se volete, 
la solitudine non temo.  
Andate amici, 
non vi amo e non vi voglio 
da quando voi 
non mi volete piu'. 
 
"LA MORTE"
Certi uomini e certe donne 
sono la morte. 
L'apatia che regna sovrana 
sopra di me. 
E' bastato un attimo, 
il rumore del grilletto che spara... 
E poi voi, venite qua, 
a cercare il cadavere 
di questo mattino. 
 
"RODEO"
Al quarto assalto 
ero stanco morto, 
guardavo tutta la polvere 
alzata 
dalla mia caduta. 
Fu cosi' che mi lanciai 
verso un vitellino, 
di mucche proprio 
non ne potevo piu'.