1. Il titolo del nuovo album è "Coraggio da vendere". Esiste un significato particolare nel titolo?
Si intitola così una canzone dell'album e mi sembrava che potesse essere una buona chiave di lettura della mia carriera.
2.Ancora oggi molti gruppi italiani scelgono la lingua inglese per esprimere la propria musica. Voi già vent'anni fa prediligevate i testi in italiano. A cosa è dovuta la vostra scelta?
I testi in italiano sono nati da un esigenza mia e del gruppo. Innanzitutto non c'era nessuno che conosceva bene la lingua inglese da permetterci di usarla per i nostri testi e poi io all'età di diciotto anni mi dedicavo a leggere e scrivere poesie e quindi sentivo il desiderio e il bisogno di mettere in musica questi miei versi.
3.Cosa è cambiato da Siberia dell'84 ad oggi?
E' cambiato molto, ma è naturale che con il passare degli anni si cambi. Ma per i Diaframma penso che più di cambiamento si possa parlare di evoluzione. Infatti non rinnego nulla del passato e lo dimostra il fatto che nei nostri concerti eseguiamo parecchie canzoni che sono state scritte ormai nei lontani anni '80. (leggi Siberia, Tre volte lacrima, Caldo ecc.)
4.Come giudicheresti la nuova scena musicale italiana?
L'odierna scena musicale italiana mi piace molto. Sicuramente è più ampia rispetto a qualche anno fa, grazie anche al maggior numero di etichette, al maggior numero di produttori. Nel metodo di lavoro mi sembra anche molto professionale.
5.Dato il tuo giudizio positivo facci qualche nome?
Attualmente apprezzo il lavoro di gruppi come Subsonica, C.S.I., Afterhours.
6.Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mi interessa fare il maggior numero di concerti, soprattutto nel periodo estivo ed invernale.
Per il momento non sono previste nuove uscite discografiche