Chi l'avrebbe mai detto che la riscossa del nuovo
rock italiano, dopo
Bologna, potesse partire proprio da Firenze?
Pochi, sicuramente. Quali
gruppi usano come temi essenziali della loro
musica il coraggio, l'abitudine
all'energia, l'estasi pensosa al posto di lamette,
traslochi, sorcini e via
dicendo? Ancora meno, non c'è dubbio.
I Diaframma, se non capovolgono lo
stato delle cose, almeno provano a smuovere le
acque; e se ascoltate
l'ultimo lp, prodotto dalla Contempo Records,
capirete che il loro è molto
più di un tentativo. I componenti del
gruppo si conoscono da lungo tempo,
anche se la band è nata solo un paio di
anni fa. Da allora la formazione è
rimasta immutata: Gianni Cicchi alla batteria,
Leandro Cicchi al basso,
Federico Fiumani alla chitarra e Nicola Vannini
al canto. La loro produzione
comprende, oltre al già citato LP, un
discreto 45 giri per la Italian
Records e un brano sulla fanzine fiorentina Free.
Se è vero che la musica
deve essere concepita come un violento assalto
contro le forze ignote, per
ridurle a prostrarsi davanti all'uomo, allora
Altrove, il brano che dà il
titolo al loro lp, ne è uno dei più
validi esempi. Nella loro musica
l'interesse personale e la pura intuizione dell'ambiente
si mescolano fra
loro: si cercano e si immaginanorapporti fra
le due cose. La disposizione
soggettiva, gli affetti della volontà
comunicano e riflettono i loro colori
sull'ambiente contemplato e questo a sua volta
su quelli. Di tutto questo
stato d'animo così mescolato e diviso
il suono dei Diaframma è un'impronta.