Tenax Firenze marzo 84


Delude al Tenax la nuova "voce" dei Diaframma
È RISCHIOSO SOSTITUIRE UN LEADER
(Presumibilmente tratta dalla cronaca cittadina di un giornale nazionale) 16 marzo 1984. Scritto da B.Pi.



FIRENZE - Il concerto dei Diaframma ha costituito questa volta un po' una sorpresa per l'ambiente musicale fiorentino, riunito al Tenax.
La formazione si e' presentata con un nuovo cantante, Miro Sassolini, che sostituiva Nicola Vannini. Purtroppo, non possiamo affermare di essere rimasti contenti: se il precedente cantante aveva qualche difetto, quello attuale lo ha accentuato. Inoltre, Vannini aveva ormai raggiunto una soddisfacente notorieta' a livello nazionale, e una buona cerchia di fans, rimasti dichiaratamente delusi dal cambiamento (durante il concerto, si e' levato persino un coretto a suo favore da parte di ammiratori non appagati dal sostituito)
[Nota bene: a lato compare un punto interrogativo probabilmente vergato da Fiumani stesso. NdJ]
Da parte del gruppo si e' cercato un miglioramento eliminando proprio il leader e proprio quando ormai il pubblico sorrideva ai suoi atteggiamenti e ci si era quasi affezzionato: adesso i Diaframma sono tornati quasi nell'anominato, privi di una delle loro maggiori caratteristiche. Inoltre la bella voce da tenore lirico rivendicata dal nuovo cantante non e' apparsa al pubblico cosi' eccellente come si diceva. Probabilmente esibirsi in un gruppetto dark non e' il suo ruolo. Altre delusioni sono venute dal concerto; i ritmi della musica erano ossessivi, la presenza scenica mai curata e di scarso effetto, i brani poco diversi tra loro, ancora fermi a temi sotterranei e grigi da crisi esistenziale, propri di un dark trasandato e un po' gratuito.
Molti difetti in conclusione, che sono propri di una band a livello embrionale, ma sicuramente recuperabili con la pratica, l'esperienza e la professionalita'. Forse il nostro atteggiamento e' particolarmente duro, ma giustificato in parte dalla delusione avuta: l'entusiasmo con cui ci siamo avvicinati ai Diaframma trascendeva probabilmente i limiti effettivi del gruppo.