Sabato 25 Novembre 2000

 

"Dio li fa, poi li accoppia" (detto popolare)


Il numero 19 sulla maglia del modernariato di BOIL si scrive a due cifre ma si legge ad una sola, la seconda, perché lui è uno di quelli che nel calcio segnano in positivo -con le proprie giocate di fino- il destino della squadra cui scelgono di appartenere.
Diciamo subito che Enrico è tra gli elementi migliori e con maggiore anzianità del "club privè" diaframmaro. La sua non è una partecipazione superficiale e distratta: per intenderci è uno di quelli cui davvero -in lista e, per quel che ne sappiamo, nella vita- non basta tenere soltanto gli occhi aperti per buttare giù un sorso di caffè; o per far parte di una ml.
Enrico Bongiovanni autodefinitosi "Boil", bolognese, filantropo attento e colto, chitarrista virtuoso, organizzatore di eventi musicali (come il famoso "Anzola-vawe", in cui -manco a dirlo- headliner della serata furono i Diaframma), è il detentore di un invidiabile archivio personale di videocassette e materiale musicale vario -gran parte del quale rigorosamente in vinile- che fa di lui il feticista per eccellenza della ML. Se si potesse fargli un monumento (a Boil, intendiamo, non al feticista...) la sua statua
marmorea avrebbe certo i lineamenti sereni e severi e si staglierebbe con il suo volto giovane e fiero (senza il pizzetto di Lenin, ma con una folta capigliatura riccia) di fronte al proprio destino. La statua rappresenterebbe per noi un monito solenne ed imperituro alla moderazione, alla modestia, allo stile, alla passione, alla competenza ed alla creatività; e all'avversione per la zagamità, naturalmente.
Ovvio che BOIL abbia anche coraggio da vendere: quello che serve per continuare ad essere presente e dare il proprio contributo alla lista (riuscendo anche a scrivere con la famigerata tastiera del pc di Boffa in casa di lui medesimo, e recapitando mail perfino dalla Turchia) nonostante i ricorrenti stattoni ed i periodi di stanca, lo stesso coraggio che occorre per continuare a suonare nonostante le soddisfazioni siano poche ed i ritorni (economici) nulli.
Promotore delle prime severe campagne "pro OT" in lista [poi malamente naufragate di fronte alle proteste del MiguZ (prima) ed alla marea di stronzate che di fatto invadono la ml (dopo)], Enrico è costretto suo malgrado a tribolare per la penuria di musicisti adeguati al suo progetto musicale REVOLUTION#9 (a proposito: "cercasi bassista e batterista zona BO-MO", annuncio sempre valido) e per la mancanza di interlocutori istituzionali sensibili alla proposta artistica di Fiumani (pare che abbia
chiesto anche l'alto patronato del presidente della repubblica per portare i Diaframma ospiti d'onore alla prossima edizione del festival di S.Remo...).
Noi, suoi amici, continuiamo ad osservarlo -con un pizzico di invidia- nella sua coraggiosa opera, ma soprattutto rosichiamo per il rapporto idilliaco che mantiene con la sua ragazza Laura (ovviamente anche lei giovane, bella, intelligente, simpatica e quasi logorroica pur di bilanciare la tendenza al mutismo del suo compagno): infatti anche noi vorremmo trovare in amore la formula della felicità eterna che loro sembrano aver trovato, invece troppo spesso siamo costretti ad improvvisare e ad inseguire i passi di un cane vagabondo.
Un'immagine assoluta di Boil: lui defilato ed immobile ad annuire ritmicamente con la testa in mezzo alle reazioni scomposte degli altri mailinglistari sotto il palco di Copparo ed a verificare che ogni nota ed ogni accordo ed ogni passaggio armonico si susseguissero nel modo giusto; e Laura a controllarlo amorevolmente, ed a regalare a tutti sorrisi gratis.
L'ipotesi del suo ingresso come seconda chitarra nella formazione dal vivo dei Diaframma (ipotesi che ad un certo punto parve potersi davvero concretizzare) scatenò l'entusiasmo di un pò tutti noi in quanto per lui avrebbe significato il coronamento del suo sogno musicale, e per noi ciò avrebbe finalmente comportato la possibilità di ascoltare dal vivo brani del repertorio diaframmaro ingiustamente succubi di nefasti echi metallari e inopinatamente cassati in scaletta.

PREGI: con quella faccia un pò così quell'espressione un pò così che abbiamo noi quando vediamo un concerto dei Diaframma, e col suo immutabile dolce e disarmante sorriso, lui è capace di dirti che la metà delle tue preferenze in fatto di musica cinema e letteratura fanno letteralmente cagare (senza altre argomentazioni: fanno cagare e basta); ma è l'unico che -dicendotelo in quel modo- evita che tu possa reagire mettendo in mostra i muscoli o una eventuale capacità oratoria di contro-argomentazione.


DIFETTI: la sua presenza, reale o virtuale, trasmette l'inevitabile disagio di avere a che fare con chi ne sa almeno quanto te e non te la farà passare liscia se tu dovessi scivolare in qualche lapsus o peggio sin qualche banalità.

CUROSITA': "Boil", il suo nick, è un simpatico riferimento alla pronuncia di una bidella napoletana che lavora nella sua stessa scuola,  che trasforma il cognome di Enrico da "Bongiovanni" appunto in "boill-giuvill" .

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Sceneggiatore: MM - Colonna sonora originale: D SYLVIAN - Direttore della
fotografia: LAURA CALVELLO - Direzione editoriale (in contumacia): COLLINI -
connettore alla rete: BOFFA - Regia: VIVODITUNNEL.