"Senza indugio posso
affermare che il masterizzatore mi ha cambiato la vita"
Massimo Penza detto Max
è il modernariato numero 17, ma in realtà il personaggio in questione
avrebbe meritato il primo. perché maxpenza, base un po' dorica un po'
corinzia della colonna romana, è stato il primo iscritto a questa mailing
list. il primo, capite? appena laura ha dato il via alla danze, lui è
schizzato come un tardelli e ha tagliato il traguardo della mail d'apertura.
romantico, no? un po' come lui, 29enne d'altri tempi. max fuori dal tempo,
max fuori da sé che si vede dall'alto e sa sorridere di se stesso (e degli
altri, of course) perché vive di autoironia e già solo per questo merita
un posto d'onore nella ml.
max è fiumanesco perché è pazzo. e diverso, ovviamente. nel senso
positivo del termine. nel senso che quello che fa lui non lo fa nessuno. un
cd come quello che ha messo a disposizione dei listari, di rarità e chicche
e interviste diaframmatiche, perfettamente recensita da sasà, è qualcosa
che inquadra il personaggio e il suo essere speciale.
nessuno spulcia la gazzetta del mezzogiorno degli anni '30 per cercare
risultati del barletta perché vuole farne un sito (e lo farà, potete
giurarci). quando gli fai notare che è una follia, lui sorride con gli
occhi elettrici, si tocca i capelli enricoghezzati e fa un'espressione che
significa: "viviamo di piccole emozioni, e quelle restano, vanno
fermate come il tempo. sono importanti come le parole". e allora lo
abbracci perché uno così non esiste. non esiste uno che in un'alba
palleggiata e fumata di mille canne ascolta i discorsi degli amici che
parlano di quant'è bello essere svegliati dalla tua (non necessariamente)
donna che ti bacia là dove brucia la passione (insomma il cazzo) e lui
distratto estraniato lontano appoggiato ad una macchina, direttamente dal
suo mondo, occhi bassi e voce soffiata, sospira: "il dolce risveglio
del mulino bianco".
e ancora: nessuno spulcia la gazzetta del mezzogiorno degli anni '30 per
leggere piccoli frammenti di vita, svaniti come lacrime nella
pioggia..."perché la storia è come un profeta con lo sguardo rivolto
verso il passato"...a passeggio con lui per le strade di San
Lorenzo...le sue parole si materializzavano come se certe cose max le avesse
vissute sulla sua pelle..."lì una bomba è entrata dentro un
rifugio...sono rimaste sepolte vive 60 persone"..."lì c'era una
scritta la mattina dopo il bombardamento: meglio gli americani sopra la
capoccia che Mussolini tra li cojoni"... parole intense che scorrono
leggere quando all'improvviso imita il Berlusca e con disprezzo urla "I
COMUNISTI!!"
Tutto questo è Max, un Vesuvio imprevedibile sopra le nostre teste.
uno con la sua ironia andrebbe conosciuto meglio. di persona. ma non c'è un
cazzo da fare. si nasconde come il bennato anni '70, quello vero. centellina
le presenze perfino in lista. né lo smuovono le cantilene incazzate del
tunnel, che cerca di convincerlo a partecipare ai raduni. lui è schivo di
una timidezza comunque pogata, perché poi nei concerti non lo fermi.
PREGI: estrema competenza musicale, estrema dimestichezza con il computer
(ma quando resta sei ore sei a scaricare materiale da napster, diventa un
difetto), estrema sensibilità (ma quando, dopo uno scampato incidente in
macchina, non vuole più guidare per settimane intere, diventa un difetto),
estrema curiosità (ma quando gira come un pazzo per villa ada per chiedere
a chiunque "che alberi sono questi?" e non molla finché l'ha
saputo, diventa un semidifetto), estrema generosità (il dettaglio bucolico
di cui sopra interessava al tunnel), estremo senso dell'amicizia, estrema
passione per fiumani, estrema passione per il suo barletta (ma quando chiede
ad un mio amico della gazzetta i risultati della coppa italia di eccellenza
di alcuni fa, diventa un difetto), estrema partecipazione emotiva e
sentimentale alla ml nonostante la latitanza ai raduni.
DIFETTI: la latitanza ai raduni, appunto; la vita imprigionata in certe
abitudini - tipo la pizza ebbasta, o la non-passione per il cinema - da cui
neanche il petulante tunnel e l'affettuoso cuggggino fabriziotenna riescono
a scuoterlo (come i ggiovani ggiovani con fiumani nel letto-prigione). ma è
fatto così, lui vive nel suo mondo maxpenzato.
PERCHE' AMARLO. perché la sua ironia è unica, perché le sue uscite
tempestive e improvvise sono fulminanti, perché il suo certosino cercare
reperti e dischi e cose dei diaframma lo fiumanizza nell'anima, perché è
un ricercatore nostalgico e collinato di pezzi d'antiquariato di musica e
vita, perché tutto quello che fa lo fa con una passione vera e una
leggerezza naturale, ma anche con distacco. Ed è questa punta di distacco
che te lo fa amare di più...il distacco lo proietta fuori del suo corpo ad
un'altezza dove le cose grandi diventano piccole...in cui tutto è
incerto...dove una foresta diventa un cespuglio ed una casa una cuccia per
cani, senza più riferimenti.
PERCHE' ODIARLO: perché nonostante ne sia conscio, si ostina a nascondersi
come Robin Hood nella sua foresta/cespuglio, perché neanche stavolta verrà
al raduno, con conseguente sacrificio chiesto al tunnel di recapitare una
serie infinita di materiale diaframmatico ai membri della lista. non verrà
al raduno del 28 nonostante lauracalvello con la quale coltiva un'amicizia
tutta telefonica ma ugualmente intensa. e poi perché ha tentato di bloccare
la composizione di questo moderniarato non a causa del numero 17 (d'altronde
è nato, il 17), ma perché ha paura che i listari possano non comprendere
certe sue passioni (statistiche del barletta in primis) e deriderle. beh,
stavolta è lui a sottovalutarci. chi non ha "incomprensibili
passioni", qui dentro, fa l'unsubscribe dopo due ore. e poi tutto
questo, amare i diaframma, viveredifiumani, la ml, noi, non è
un'incomprensibile passione? fuori ci vedono come dei pazzi. e a noi ci
piace così.
maxpenza è quello che ci ha creduto per primo.
massimo rispetto.
giulio "vivoditunnel" alla chitarra egocentrica.
fabrizio "cuggi'" tenna alla sezione (sof)fiati, afflati, aneddoti
e rifiniture.
sasa' e alessia alla partecipazione emotiva.
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