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Non è stato un errore o una
mia disattenzione che il profilo di Moro fosse una pagina bianca, né un
capriccio di listbot; ho preso l'iniziativa di farlo proprio così.
Per chi conosce Gianluca aldilà dei suoi rari ma sempre lucidi creativi e
provocatori interventi in lista (ed io se non posso dire di
"conoscerlo" proprio bene penso di condividere con lui una stessa
sensibilità oltre che alcune sporadiche uscite milanesi), chi lo conosce
-dicevo- sà della sua predilezione per una forma di comunicazione
essenziale, allusiva, trasgressiva, evocativa. Ho pensato, quindi, (citando
una sua stessa mail di qualche tempo fà che pochi hanno notato e capito,
una mail vuota appunto) che fosse più opportuno lasciare che fosse il vuoto
minimo ed infinito del messaggio a trasmettere e ricordare il proprio
concetto di G.Moro che ognuno si poteva già esser fatto da sé (o -meglio-
tutti i concetti di G.Moro possibili), piuttosto che provare a trovare
parole che sarebbero state sicuramente imprecise e ridondanti o limitative.
Avrei potuto parlare del ragazzo intelligente e sensibile, della sua umanità
irrequieta e misurata, del creativo attento, del diaframmaro appassionato;
avrei potuto cercare una forma divertente e canzonatoria per esprimermi che
probabilmente sarebbe scaduta nel luogo comune. Ho preferito, invece, fare
così.
Immagino, spero, che Gianluca abbia apprezzato. Si è trattato solo di una
iniziativa che mi sono permesso di fare col suo stile, una dedica se volete,
un piccolissimo gesto di affetto verso una persona che considero -nonostante
la frequentazione saltuaria ed apparentemente distaccata- un amico.
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